Ogni tanto sembra necessario ricordare a me stesso e a tutti la figura di questo importante medico. Siamo nella seconda metà del secolo XIX.

Nell’ospedale di Vienna ci sono due sale parto. Una gestita da ostetriche e un’altra da medici. La mortalità in seguito al parto è terribile in quei tempi. Il giovane medico ungherese, Ignác Fülöp Semmelweiss nota che laddove le ostetriche accompagnano il parto essa è dell’1% circa, mentre quando sono i medici a seguire le donne, la mortalità supera, tragicamente, l’11%. Questo fatto lo inquieta enormemente e trascorre le sue ore libere a cercare di capire cosa stia accadendo nell’ospedale. Per farla breve, scopre che le partorienti muoiono di setticemia (febbre puerperale) a causa di germi patogeni provenienti dalla sala di dissezione dell’ospedale. I medici, infatti, allo stesso tempo sezionano cadaveri e seguono i parti, trasportando i germi da una sala all’altra, cosa che le ostetriche non fanno.
Impone allora a tutti, quando escono dalla sala di dissezione, di lavare accuratamente le mani con il cloruro di calce che è un disinfettante e di cambiare le lenzuola dove le donne partoriscono. I risultati sono strabilianti perché in due anni il livello di mortalità scende a quello della sala gestita dalle levatrici. Bene, i direttori dell’ospedale e i suoi colleghi, potevano essere soddisfatti per una soluzione così semplice ed efficace.

   Purtroppo, accade spesso però che il mondo medico rifiuti soluzioni semplici ed efficaci. Molti medici, più anziani e di grado superiore a Semmelweiss, protestarono che era offensivo anche soltanto pensare che fossero gli stessi medici a infettare le partorienti. Si organizzò quindi contro Semmelweiss una coalizione di scienziati e medici, piccoli e grandi, tra cui il sommo Rudolf Virchow, padre della moderna istologia. Questo piccolo, semplice gesto di lavarsi le mani, venne di conseguenza eliminato dalle procedure dell’ospedale. Semmelweiss cacciato e forse anche picchiato, finì i suoi giorni in manicomio. Il suo magnifico lavoro e le sue importanti scoperte furono riconosciuti soltanto 40 anni dopo, con la teoria microbica di Pasteur. 

La domanda che mi pongo spesso è: ma queste forme di ostracismo sono forse un tratto tipico del complesso medico scientifico che, ad esempio, si oppone in maniera ideologica alla Medicina Omeopatica? Questo rifiuto di capire che ragionando in maniera semplice, fenomenologica, e avendo ben chiari quali sono gli scopi della cura, si possono ottenere risultati straordinari? Forse, questo incaponimento a non accettare che si può anche guarire in modo semplice ed efficace, e ad usare invece autorità e potere per diffamare, dovrebbe essere annoverato tra le malattie professionali legate ad un certo tipo di atteggiamento mentale. In suo onore lo classificherei, a monito imperituro “Sindrome Semmelweiss”.

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