I fatti sono questi. La Ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha scritto una prefazione a un libro sulla Medicina Omeopatica.

Il Cicap ha scritto una lettera al Ministro Lorenzin sostenendo che un Ministro non deve avvalorare la Medicina Omeopatica con la sua firma o la sua presenza. L’argomento del Cicap è sempre lo stesso, l’omeopatia sarebbe infondata scientificamente e un Ministro non può asseverarla. Se quindi ho ben capito, il Cicap sostiene che il compito principale di un ministro della salute è garantire la scientificità di qualsiasi attività che abbia a che vedere con la persona del ministro.

La realtà, e la Costituzione Italiana, è tutt’altra. Quando un Ministro della Repubblica giura, giura di rispettare la Costituzione e la Legge, e di occuparsi di tutti i cittadini nelle loro diversità. Non giura, come invece vorrebbero questi signori, che ognuno dei suoi atti sarà scientifico (o non so cosa). Ora, accade che la Medicina Omeopatica sia riconosciuta in Italia e in Europa mediante molteplici leggi e accordi istituzionali. Il codice dei medicinali, la Farmacopea Europea, la Conferenza Stato-Regioni, gli Ordini dei Medici e dei Veterinari si sono occupati a più riprese di Medicina Omeopatica. Come fa un Ministro, nell’espletamento delle sue funzioni a non occuparsene? E devo anche personalmente dire che gli atti che ha compiuto li ho trovati fortemente penalizzanti la Medicina Omeopatica. Ad esempio, avvalorare le posizioni dell’Agenzia del farmaco (AIFA) con insostenibili costi di registrazione dei medicinali limiterà, se la situazione non cambia, lo sviluppo di nuovi rimedi omeopatici. Sarà quasi impossibile realizzare nuove registrazioni di rimedi. E qui mi riferisco agli unici veri rimedi omeopatici, quelli unitari.

Scrivere una prefazione, mi parrebbe un atto, come altri, necessari a una carica istituzionale per far meglio capire il suo pensiero sull’aspetto Pubblico della Medicina Omeopatica. Come, d’altra parte, di ogni aspetto pubblico della Medicina, nel rispetto delle diversità di approccio alla salute e alla malattia. E’ il suo ruolo. Ed è fondamentale per non perdere il senso che ha un’istituzione democratica.

Quindi, quando il Cicap attacca il Ministro, non capisce il suo ruolo di garante di tutti, tutti i cittadini e di rispetto della legge.

Il Cicap, però, potrebbe invece contribuire a una causa che io ritengo, dal suo punto di vista è oggi, fortemente giustificata. Potrebbe spingere la Ministra a vietare, in tutte le mense che vivono grazie al contributo dello Stato, Nazionali, regionali e locali, menù a base di carni rosse e insaccati. Poiché vi è evidenza scientifica della pericolosità di tali nutrimenti mi sembra che sia indispensabile un intervento loro in quest’ambito, anzi li sollecito a fondo a inter venire. Che la carne fa male lo dicevano i vegetariani di un secolo e mezzo fa, non era dimostrato scientificamente, ma era vero. Oggi ne abbiamo finalmente una dimostrazione statistica. Su signori, andiamo, andiamo, andiamo a fare una crociata contro la chianina! Mi associo!