Le associazioni mediche e dei pazienti omeopatici hanno portato anch’esse un contributo alla lotta per mantenere i medicinali omeopatici e antroposofici sul mercato italiano. Le associazioni mediche hanno redatto un documento di analisi e sintesi della situazione dal punto di vista dei medici al servizio dei pazienti.

Tralasciata ogni differenza sul piano concettuale, hanno tutte unito i loro sforzi per far sopravvivere il rimedio omeopatico in Italia. Ancora una volta gli omeopati hanno mostrato la sostanziale unità nel difendere un approccio alla salute e alla malattia che certo ha sostanziali differenze con l’approccio allopatico, anche solo nell’atteggiamento concernente le aziende farmaceutiche.  Se nell’approccio allopatico, infatti, è spesso e volentieri l’azienda farmaceutica a voler imporre le proprie specialità come innovative, condizionando, o perlomeno provandoci la classe medica, in medicina omeopatica e antroposofica l’azienda molto spesso funge da braccio “farmacologico” del medico, diventando un vero servizio per la salute del cittadino. L’ordine paziente-medico-farmacista o produttore è mantenuto senza interferenze, migliorando il grado di prestazioni al paziente. Il medico è perfettamente consapevole della sua prescrizione, il paziente è maggiormente compliant, e l’azienda o il farmacista segue senza deviazioni quest’ ordine. E’ importante che quest’atteggiamento etico sia sempre garantito nella medicina omeopatica.