Lunedì 11 novermbre ore 15.00 – 20.00 presso la Sede LUIMO, .il dr Domenico De Carlo, LUIMO terrà il seminario: L’Eros: la parola allo specchio.

Hahnemann ci dice che la patologia è un’affezione della forza vitale, cioè una forma particolare di Eros/Pathos. Per la cultura occidentale, l’eros è il desiderio, esprime l’attrazione verso qualcosa; per i greci indicava anche ciò che anima il cosmo quale forza generatrice che lega e coniuga i vari aspetti della vita.
Un’antica tradizione medievale identificava l’eros con la fantasia e lo presentava come un corpo sottile dell’anima sensitiva che riceve l’immagine degli oggetti e, unita alle sensazione e al pathos ad esse connesse, va a formare quella che diciamo essere la memoria. Si legge in Platone: «… quando un uomo, dopo aver ricevuto, dalla vista o da qualsiasi altro senso, gli oggetti dell’opinione del discorso, vede in qualche modo dentro di sé le immagini di questi oggetti …». Quindi l’eros ci porta a desiderare l’oggetto di piacere o, in qualche modo, ne evochiamo il ricordo ogni volta che qualcosa di analogo ci impressiona il sensorio e penetra nella nostra coscienza. La neuroscienza ratifica tutto quanto detto e ci dice che le nostre emozioni passano attraverso l’esperienza sensoriale e producono l’attivarsi di centri e recettori del nostro cervello (lobo libico ed ipotalamo che formano il paleo cervello) che si cristallizzano e si agglutinano sotto forma di memoria sensoriale. Partendo da questi concetti sarà chiarita la fondazione ontologica dell’identità in Hahnemann attraverso lo studio del paragrafo n. 7 dell’Organon dove il maestro afferma l’identità fra essenza ed esistenza