Gentile dottore,
 sono una ragazza di 22 anni e soffro di attacchi di panico e ansia. Questi attacchi si manifestano dopo situazioni stressanti di lunga durata e una volta che iniziano mi succedono con sempre maggiore frequenza. Dopo questi attacchi rimango un po confusa per quasi l' intero giorno e mi sento triste. Anche il sapere di dover fare una cosa, che potrebbe scatenarmi attacchi di panico, tra 3 giorni, mi crea ansia.I sintomi sono palpitazioni, sudorazione, tremore, nausea, vertigini e sensazione di svenimento. Ho anche paura di perdere il controllo su quello che faccio. Situazioni come stare in treno,in banca, guidare o stare da sola in generale, trovarmi lontano da casa o stare seduta troppo a lungo, mi creano ansia. Durate queste crisi sento il bisogno di muovermi, di camminare. Un anno fa ho fatto uso di psicofarmaci che poi ho smesso dopo 6 mesi,e sono stata bene fino a un mese fa circa. Non vorrei tornare a prendere gli psicofarmaci ma voglio uscire da questa situazione e mi chiedevo se l' omeopatia potesse funzionare nel mio caso. Mi è stata consigliata l' ignatia ma non so se può andar bene ed eventualmente a quale concentrazione dovrei prenderla. La ringrazio anticipatamente.
Arrivederci, Erika

 

 

risponde il dr. Carlo Melodia

Gentilissima EriKa,

grazie di averci interpellato!

Scusa se faccio una piccola premessa sulla metodologia della medicina omeopatica, ma è per dare un senso alla successiva risposta che deve essere priva di equivoci. Il metodo omeopatico non consiste, proprio per come si arriva a selezionare i rimedi con una sperimentazione molto raffinata, a scegliere il rimedio sulla scorta delle indicazioni generali e comuni del paziente. Ti spiego meglio (scusa il tu).  Il medico omeopatico per trovare il rimedio giusto fa una indagine completa  del paziente, malattie pregresse o attuali (tiroide?), traumi di vario genere, comportamenti relazionali, sensibilità, abitudini, cure farmacologiche…. Insomma alla fine deve venire fuori una fisionomia unitaria che rappresenti  Erika in quanto persona unica e tutto ciò motivi , per similitudine, la scelta del rimedio che ti curerà!

In pratica, voglio dirti, che quel quadro che descrivi  e che ti fa soffrire, perché ti toglie gradi di libertà alla  vita, e che è diventata  un tumulto psichico e fisico, non contiene sintomi personali, per il medico omeopatico, ma solo qualche modalità, che possano indicare il rimedio di cura!

Infatti, se vai in Internet, alla voce “attacchi di panico”, troverai proprio un descrizione simile ai tuoi sintomi! Ovvero questi sono comuni a tutti i malati con questa diagnosi. Sono sintomi reattivi ma di una condizione più interna che ha un carattere di specificità, ovvero molto personale, dove c’è Erika da curare; bisogna partire da Erika e non dagli attacchi di panico che sono un risultato di qualcosa che non va e che ne è la causa. Quindi non assumerei,  Ignatia solo come calmante ma mi affiderei ad un medico omeopatico tradizionale ed unicista che ti visiti clinicamente ed omeopaticamente, per trarre il senso diagnostico che sta sotto agli attacchi di panico e prescrivere di conseguenza il rimedio corrispondente, per analogia unitaria (di tutta Erika).  

Soprattutto non avvilirti pensando di essere strana o sfortunata, ma oggi sono tanti i ragazzi che celano queste tue difficoltà ma che non sono gravi. Vanno inquadrate in una giusta ottica e vedrai che la guarigione può essere molto veloce. Forse anche con Ignatia, ma ripeto per serietà professionale ti consiglio la mediazione di un medico.

Aspetto tue nuove, buone,

cordialmente,

dott. Carlo Melodia